Indigenolife

Loredana Amenta. Luce al femminile. Il colore spalmato sulla lastra di ferro va a riempire i segni tracciati dalla mano dell’artista. Le lastre vengono così preparate per la stampa. Una per volta. La precisione delle azioni e dei tempi sono essenziali. Stampa dopo stampa, i segni si intersecano e, grazie alle loro diverse profondità, realizzano l’immagine di un pensiero. La religiosità di un lavoro manuale antico, morsura dopo morsura, svela a poco a poco, in modo sorprendente. È ciò che ha scelto di fare Loredana Amenta: aprire una stamperia d’arte e lavorare come i maestri del ‘400 e del ’500, in piena era del digitale, dei pixel e della stampa a laser. E gli artisti si affidano a lei, che ogni volta riesce a dare una luce nuova e inaspettata alle loro creazioni.     Nel suo atelier, tra le tante opere, si possono ammirare anche

Competenze e determinazione nel superare barriere e stereotipi vecchi e nuovi: le imprenditrici dell’Etna ci raccontano le loro storie. Di Michele Razzetti   La Sicilia, secondo gli stessi siciliani, non è una «semplice» regione, ma un mosaico di territori che portano con sé attitudini e tratti culturali specifici. Fra questi, quello dell’Etna è senza dubbio uno dei più conosciuti; lì, dalle pendici, dove sorge la frizzante Catania, fino al cratere della «muntagna», regna un ecosistema unico che in qualche modo ha plasmato lo spirito delle sue abitanti. Chi lavora in questo territorio lo sa bene: l’Etna dà e l’Etna talvolta chiede, o per lo meno complica un po’ la quotidianità. Ma i paesi etnei rimangono un gioiello del nostro Paese nei quali sono nate alcune storie imprenditoriali al femminile tutt’altro che banali e capaci di scalfire lo stereotipo di un sud Italia dove l’imprenditoria per

Alessandro Florio, artista siciliano, autentico. Taormina, ottobre 2021. È una mattina dal tepore autunnale, sul Corso Umberto si respira come sempre un’aria vacanziera. Un caffè veloce, e imbocchiamo la via che costeggia la chiesa di Santa Caterina e il piccolo teatro romano. A pochi passi da lì, l’artista e tatuatore Alessandro Florio ci aspetta nel suo laboratorio. “É solo un luogo temporaneo”, dice mentre fa strada al suo interno, ma la musica di una chitarra messicana dai toni tranquilli e dilatati ce lo fa sentire già perfetto. Ed è così. Il sole illumina la stanza che ospita i suoi quadri attraverso una grande vetrata e le immagini balzano fuori dalle tele per condurre, con la semplicità delle loro forme e l’intensità dei colori, in un “altrove” in cui suggestioni antiche siciliane si mescolano alla memoria indigena dell’artista. È parte del paesaggio interiore

Enrico Russino, un Indigeno DOC. Da anni Enrico Russino parla di piante autoctone e di ecotipi a turisti e visitatori creando anche un nuovo concept per l’azienda di famiglia “Gli Aromi”, a Scicli, di cui è l’anima, anzi, come ama definirsi lui, la testa d’ariete. Lo incontriamo in azienda, ci accoglie con un sorriso caloroso che sprizza vitalità. E inizia a raccontarci di sé, della sua crescita personale e di come nel tempo, partendo dalla produzione di erbe officinali e aromatiche sia riuscito a creare una realtà unica oggi considerata una meta turistica esperienziale di grande importanza. Ha la disinvoltura di uno showman che sa anche prendersi un po’ in giro e divaga volentieri con aneddoti e confidenze spassionate che mettono allegria. Sembra essere stato sempre così, invece sottolinea che da bambino era molto diverso. - Ero timido, introverso, mi prendevano in giro

Salvatore Rodolico, un Indigeno d’eccezione Amaro Indigeno non è un semplice amaro, è anche il distillato di un’idea, di un modo di essere. Essere indigeni, vivere su un’isola, lasciarsi guidare dalla sua natura, dalla fascinazione dei luoghi e della storia che essa racconta. Un’idea forte, ben incarnata da certi “Indigeni d’eccezione” che abbiamo conosciuto. Inauguriamo la nostra galleria di indigeni speciali con Salvatore Rodolico, 84 anni, "mastro d’ascia" dichiarato tesoro umano vivente e inserito nel registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia. Lo abbiamo incontrato ad Acitrezza, luogo che profuma di mitologia e di letteratura, e ci ha raccontato di sé. Del sogno che è riuscito a realizzare, dell’impegno profuso nel lavoro e dell’orgoglio di essere siciliano e rappresentante di un’arte quasi estinta in cui antichi mestieri e ingegneria navale si fondono dando vita a imbarcazioni perfette, di grande bellezza. - Noi Rodolico di

Notti d’estate in compagnia di Indigeno venerdì 12 e sabato 13 luglio. L’amaro che avvolge il palato e scalda il cuore come solo la potenza del Vulcano sa fare. La creatività dei bartender capaci di esaltarne gusto e ampliarne l’essenza. L’ospitalità del First, anima della movida catanese, tra esposizioni d’arte in strada, proiezioni video e dj set. Ma soprattutto i quattro cocktails inediti, dall’odore avvolgente e dal sapore intenso, a base di Amaro Indigeno che saranno gli ingredienti di queste due serate indimenticabili. Inebria i tuoi sensi. Innamorati del bacio amaro del vulcano.

Non solo vino al VinItaly, la più grande e prestigiosa vetrina nazionali del settore che ogni anno accoglie migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Dal 7 al 10 aprile Amaro Indigeno parteciperà al prestigioso Salone internazionale dei vini e distillati per una degustazione memorabile. Presente all’interno della sezione consorzio Etna, Indigeno sarà tre le eccellenze del Made in Italy del patrimonio nazionale. Un’onore fare parte del terroir generoso dell’Etna, insieme alle altre proposte delle nostra terre, ma anche un’occasione per fare cultura da protagonisti e per portare alto il nome della Sicilia. Ci trovi nel padiglione Sicilia - Area Etna DOC- Stand 27

Ambrato, aromatico, alcolico: Indigeno si colora di diverse sfumature e definirlo un semplice amaro è riduttivo. Fedele alla tradizione è ottimo da gustare on the rocks con solo ghiaccio, ma allo stesso tempo coraggioso di provare nuovi accostamenti di sapori, seguendo i trend della mixology contemporanea. Alla ricerca di nuove soluzioni di gusto, di abbinamenti inediti e di combinazioni insolite, Indigeno rivela un’anima versatile, capace di dare personalità agli accostamenti più semplici e di esaltare le sperimentazioni più fantasiose. Non per nulla numerosi bartender lo utilizzano per ricreare miscele ardite e chef stellati lo propongono nei migliori locali nazionali. La doppia anima di Indigeno lo rende l’amaro alla melagrana più popolare della Sicilia, amato da uomini e donne e appagante in qualunque momento della giornata. Porta sulla tua tavola il profumo di Sicilia e dona ai tuoi cari un simbolo di buon auspicio. Buone Feste da Indigeno!

La partecipazione all’evento benefico "Fundraising dinner 2018 – doniamo aria”, ha dato origine ad un felice connubio tra arte culinaria e beneficenza, accendendo i riflettori su quella che è la cucina consapevole. Un alto momento di solidarietà che ha visto, come luogo prescelto Radice Pura, uno spazio incantevole e polifunzionale, sormontato dal nostro Vulcano, simbolo di forza, fertilità e creatività. Una serata all’insegna della bontà a 360 gradi, una kermesse in cui buoni intenti e buona cucina si sono uniti portando avanti una sistema valoriale, fatto di passione per la propria terra ed amore per le materie che produce, gli stessi su cui si base Indigeno. Per tanto ringraziamo Pietro D’Agostino, Chic Chef per la Sicilia, (1 stella Michelin, patron del ristorante La Capinera di Taormina), Seby Sorbello, presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Etnei e Chef Patron del ristorante Sabir Gourmanderie di Zafferana etnea

La natura della Sicilia - e dell’Etna soprattutto - è troppo generosa per restare circoscritta in un unico territorio. Ecco che Indigeno è pronto a varcare i confini italici verso una delle città più cosmopolite di tutta europa, Londra. Dal 7 al 9 settembre, scopri il nostro Amaro al Sicily Fest a Brick Lane. Si tratta di un esclusivo evento organizatto da POP UP MARKET. La stampa ne parla, tutti ci aspettano e noi siamo prontissimi per stupire ed ammaliare con il nostro Bacio Amaro del Vulcano. read more > Cronache di Gusto > Balarm